Sembrava già fatto l’avvicendamento tra il geometra Sergio Ponticorvo e Marco D’Esposito all’interno dell’Esecutivo guidato da Vincenzo Iaccarino.

Addirittura già prima della Festa di San Michele lo stesso Iaccarino avrebbe dovuto firmare il decreto di nomina, come peraltro da più giorni andava ripetendo ad amici e conoscenti lo stesso D’Esposito.

Invece?

Invece qualcosa non è andato nel verso giusto e l’affare si complica con il passare delle ore, ragion per cui si è scelto di rinviarsi il tutto a data da destinarsi.

Quando?

Maybe one day, come dicono gli inglesi: forse un giorno.

Sta di fatto che per il momento, stando ai rumorsPonticorvo resta saldamente a suo posto, almeno fino a quando non si troverà una nuova quadratura del cerchio. Fino a quando cioè Iaccarino non riuscirà a far digerire a Ponticorvo quella che agli occhi di tutti potrebbe apparire come una vera e propria bocciatura.

Già, proprio così: una bocciatura. Ponticorvo, pur non essendo risultato tra i Consiglieri più eletti, era stato nominato in Giunta come tecnico, peraltro l’unico, e gli erano stati assegnati i delicati settori di edilizia e lavori pubblica. Una scelta di cui Iaccarino se ne era vantato sin dall’insediamento.

Ora però perché chiedere proprio a lui di farsi da parte per accontentare le ambizioni di D’Esposito che, pur se maggiormente premiato dalle urne, un tecnico proprio non è?

Significherebbe di fatto smentire un’intera costruzione o, per l’appunto, bocciare l’operato di Ponticorvo.

Non è questo però l’unico motivo.

Perché proprio D’Esposito e non la Alberino che, viceversa, vanta una maggiore esperienza amministrativa?

Ed ancora perché premiare uno dei cosiddetti “americani” con il rischio di rendere ancora più in discesa la strada che porta al sempre più vociferato rientro dell’ex Sindaco Giovanni Ruggiero?

C’è un altro aspetto da non sottovalutare infatti, la sussurrata retrocessione di Ponticorvo potrebbe portare ad un definitivo addio di quest’ultimo, anche da semplice consigliere, con la conseguenza che a subentrargli nel consesso cittadino sarebbe Giusy Aversa, prima dei non eletti, e considerata anche lei molto vicina a Ruggiero.

Insomma un bel papocchio, tanto è che all’interno della maggioranza inizia a prender corpo un’altra ipotesi: tirare avanti fino a metà consiliatura, poi azzerare tutto e provare ad aprire all’opposizione dei Podemos e, a sorpresa, anche a qualche Assessore esterno che andrebbe a sconvolgere tutti i piani di chi punta alla successione di Ruggiero.