Pugno duro dei vertici del Movimento 5 Stelle nei confronti di Lello Vitiello, candidato nel collegio uninominale di Castellammare di Stabia/Sorrento per la Camera dei deputati.

Come rivelato dal quotidiano Il Mattino, Vitiello è un esponente della loggia massonica napoletana La Sfinge, che aderisce al Grande Oriente d’Italia.

In poche ore la notizia ha scosso l’ambiente pentastellato e, come scrive l’agenzia Adnkronos, ora il Movimento sarebbe pronto a chiedere all’avvocato stabiese di firmare un modulo con l’impegno a dimettersi in caso di elezione. Soluzione già adottata per Emanuele Dessì, Carlo Martelli e Andrea Cecconi.

“Nel Movimento non è accettabile che ci siano candidati iscritti alla massoneria, anche se ‘in sonno'”, come nel caso di Vitiello, al quale viene anche contestato il fatto di non aver informato i vertici del Movimento della sua appartenenza alla loggia”…

…fanno sapere dai vertici del 5 Stelle.

Immediata è arrivata però la replica dello stesso Vitiello che in una nota ha dichiarato:

“Non remerò contro il MoVimento ma non ho intenzione di ritirare la mia candidatura e vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me”.

La rinuncia a rifiutare spontaneamente alla candidatura e all’elezione con il M5S dovrebbe portare già nelle prossime ore alla diffida dall’utilizzo del simbolo” pentastellato, in quanto…

“…Vitiello non può essere eletto con il M5S a causa della sua adesione in passato al Grande Oriente d’Italia e per non averlo comunicato al MoVimento 5 Stelle all’atto della candidatura, dichiarando quindi il falso”….

…come scrive sempre l’agenzia Adnkronos.

Vitiello tuttavia non ci sta e precisa…

“Quando mi affacciai al mondo della massoneria fui spinto dall’amore per la cultura, per l’arte e per la storia d’Italia e personaggi come Benedetto Croce, Voltaire, Mozart, Wilde, Doyle, Totò, Fermi, Carducci, Bixio, Beccaria, Mazzini e tanti altri mi hanno determinato a cercare di capire cosa li unisse e il pensiero che hanno condiviso. Dopodiché, l’impegno non collimava con la mia vita professionale perché più cresci e meno tempo hai per gli hobby. La massoneria  era un hobby e ritengo che questo non possa marchiare a fuoco un uomo che si è contraddistinto per tanto altro. Non sono mai stato bravo a parlare di me perché sono stato educato ad evitare sempre e comunque ogni autoreferenzialità, ma posso dire con serenità e certezza di non aver mai rubato, ucciso, truffato, corrotto o concusso. Se a questo aggiungiamo che oggi non sono iscritto in alcuna loggia, davvero non capisco quale remora si possa avere nei confronti di una persona che ha sempre fatto del sacrificio l’unica strada per la propria carriera: ho studiato tanti anni e continuo oggi a studiare senza mai smettere di provare amore per quello che faccio!”.