La notizia è di quelle ben nascoste tra le pieghe della contabilità del Comune, ma c’è

In questo caso è stata “camuffata” in una variazione di bilancio. La quarta di questa anno. Approvata in Giunta lo scorso 12 settembre, ironia della sorte pochi giorni prima dell’apertura delle scuole.

Così a leggere il deliberato ti ritrovi poche righe, stringatissime, del seguente tenore…

“…DI VARIARE, per le motivazioni esposte in premessa, il piano esecutivo di gestione (PEG) per il triennio 2017/2019 al fine di meglio ridistribuire le risorse assegnate sui alcuni capitoli di spesa, in funzione della mutate esigenze per l’esecuzione di manutenzioni straordinarie al patrimonio immobiliare”.

Un piccolo approfondimento però, un occhio all’allegato ed il mistero si chiarisce.

L’Amministrazione guidata da Vincenzo Iaccarino ha deciso in un sol colpo di prendere 30 mila euro destinati alle verifiche sismiche sugli immobili comunali (in primis le scuole) e dirottarli alla manutenzione straordinaria di opere di urbanizzazione prima e secondaria.

A cosa servivano però questi 30 mila euro?

Per capirlo dobbiamo fare un piccolo salto indietro nel tempo

Era il novembre del 2016, quando il Funzionario del settore Lavori Pubblici e Protezione civile, l’ingegnere Graziano Maresca, adottava una determina con la quale si approvava l’avviso pubblico avente ad oggetto “L’indagine di mercato per la ricerca, individuazione e selezione del professionista per l’affidamento dell’incarico di verifica sismica degli edifici comunali di interesse strategico rilevante”.

Gli accertamenti avrebbero dovuto riguardare: la Casa comunale, la Biblioteca comunale/Centro culturale, Villa Fondi, il Mercato ortofrutticolo, gli impianti sportivi del Centro Polisportivo in via delle Rose e quello di pallacanestro pallavolo di Pozzopiano. Soprattutto, però, i cinque plessi scolastici sedi dell’Istituto Comprensivo Piano di Sorrento (Scuola secondaria di I grado “M. Massa”, scuola secondaria di I grado “G. Amalfi”, scuola primaria “Maresca”, scuola dell’infanzia “Alice”, scuola primaria e dell’infanzia “Carlo Colonna Peter Pan”), la sede dell’Istituto Tecnico Nautico “N. Bixio” (di proprietà comunale) e il nuovo asilo nido di via San Liborio.

Il costo dell’operazione, così come stimato dal Funzionario, si aggirava complessivamente intorno ai 50 mila euro.

Maresca si disse fiducioso:

“Massimo sei mesi ed avremo le verifiche”.

Ovviamente i sei mesi sarebbero iniziati a decorrere a partire dalla data di stipula del contratto.

Dopo di allora, invece, fu fatta una indagine di mercato per individuare i professionisti interessati e poi più nulla. Fatta eccezione per la verifica al nuovo asilo nido di via San Liborio.

Poche settimane fa la Giunta ha deciso persino di tagliare i fondi, per farne un altro utilizzo.

Ora sul capitolo restano solo 20 mila euro. Con questi 20 mila euro dovrebbero verificare tutti gli edifici sopra descritti, tranne ovviamente San Liborio.

Per avere un’idea dell’assurdità, è sufficiente pensare al fatto che, per fare la verifica sismica all’asilo di San Liborio, sono stati spesi 6 mila e 500 euro.

Per la serie verifiche e sicurezza possono aspettare.