Ho lasciato trascorrere qualche giorno, prima di parlare di cosa sta accadendo all’impianto dell’ascensore della Marina di Cassano.

L’ho fatto volutamente, per dare la possibilità al Sindaco uscente Vincenzo Iaccarino di dire come stanno realmente le cose.

Non lo ha fatto.

Due le spiegazioni possibili: o non lo sa neanche lui oppure non ha il coraggio di dirlo.

Allora veniamo a noi, anzi veniamo a quelle carte che loro stesso hanno prodotto in questi mesi.

Solo l’8 luglio scorso al Comune si sono incredibilmente accorti che di lì a pochi giorni sarebbe scaduta la revisione decennale dell’impianto.

Nel bel mezzo dell’estate.

Decidono quindi, con un incarico last-minute, di affidarne la revisione. Rendendosi conto da soli che la verifica non la si poteva fare in pochi giorni,  fanno partire il servizio sostitutivo navetta. Un servizio aggiuntivo che inizia ad aggravare le casse comunale per 550 euro al giorno. Intanto promettono che per fine luglio tutto sarebbe andato a posto.

Promettono, ma non sanno quel che promettono.

Infatti verificando, verificando, in data 24 agosto (addirittura un mese e mezzo dopo la chiusura, altro che fine luglio) scoprono che vi è…

…la necessità di eseguire diversi interventi finalizzati al mantenimento della regolarità e dell’efficienza degli impianti tecnologici (impianto elettrico, areazione, luci di emergenza,
climatizzazione, rivelazione antincendio, ventilazione locali tecnici, ecc.) a servizio dell’Ascensore del Mare, in quanto essenziali per l’esercizio del servizio pubblico di trasporto in condizioni di massima sicurezza.

In pratica, oltre alla revisione decennale da farsi, non c’era nulla che andava. Tanto è che devono impegnare oltre 43 mila euro per correre ai ripari. 

Nel frattempo dal Comune, grazie ad una serie di proroghe, si continuano a cacciare 550 euro al giorno per il servizio sostitutivo ed a promettere che l’ascensore presto ripartirà.

Finito?

Certo che no.

Il 2 settembre, sempre verificando verificando, scoprono anche che occorre affidare la verifica della stabilità dell’impianto e, da qui, un ulteriore incarico per altri circa 2 mila euro ad un tecnico abilitato.

I giorni continuano a passare ed il Comune continua a pagare il servizio sostitutivo ed a promettere che il servizio ripartirà. Tutto questo fino al 12 settembre scorso, quando probabilmente finisce la pecunia.

Due mesi a 550 euro al giorno. Vale a dire quasi 35 mila euro dei nostri soldini. Come se non bastasse dal 12 settembre i cittadini della Marina di Cassano sono rimasti anche a piedi.

Normale che si incavolino! 

Lo stesso Vincenzo Iaccarino ha recentemente fatto sapere che il 20 settembre prossimo ci sarà il collaudo, poi si vedrà, sempre se non scoprono che manca qualche altra cosa.

Sempre Vincenzo Iaccarino ci ha tenuto a precisare che…

…La verifica decennale sulla sicurezza dell’impianto era necessaria quanto obbligata nell’interesse dell’utenza.

Benissimo, su questo non ci piove! Proprio perché è decennale però, e quindi se ne conosce la scadenza, tra una stesa di asfalto ed un sanpietrino, ci avrebbe potuto anche pensare un po’ prima. Forse si sarebbe accorto di tutto quello che non andava e dei tempi che sarebbero occorsi.

Se avesse pensato a programmare avrebbe evitato il disagio e risparmiato 35 mila euro.

Anna Iaccarino