Lo confesso, non ho mai avuto una certa familiarità con quel enorme comparto della Pubblica Amministrazione che si racchiude sotto alla categoria dei servizi sociali. Eppure, quando Chiara mi ha detto quel nome, Piscina H, mi si è aperta una piccola cartella nell’hard disk del cervello.

Così, dopo la prima chiacchierata telefonica con la mamma del bambino a cui hanno vietato la piscina, ho deciso di mettermi subito all’opera. Sono partito proprio da quello spunto: Piscina H.

Mi sono ricordato che un po’ di tempo fa, Il Talepiano si era occupato della modalità con cui venivano ripartiti i fondi destinati al Piano sociale di zona (leggi qui). Un articolo dettagliato in cui venivano allegate anche delle tabelle. In una di queste tabelle figurava la voce Piscina H. Un intervento che nel 2018 era costato al Comune circa 12 mila euro.

Quindi Piscina H esiste davvero, o meglio nel 2018 esisteva, ma nell’anno in corso?

Mi sono così fiondato sull’archivio storico dell’albo pretorio on line del Comune di Piano di Sorrento ed ho cercato la programmazione finanziaria del Piano sociale di zona relativa al 2019.

Eccola:

Piscina H c’è ancora e costa sempre 12 mila euro.

In cosa consiste però il progetto?

Ho provato ad interrogare la rete, partendo proprio dal sito del Comune di Piano di Sorrento. Nella home page vi è un bel banner, con tanto di foto, che collega proprio al Piano sociale di zona:

Ci clicco sopra, ma purtroppo ricevo questa sinistra risposta…

Insomma quel collegamento dal sito del Comune di Piano di Sorrento non collega. Rimanda ad un sito inesistente, anzi rimanda al sito precedente, quello operativo sino al 30 novembre del 2018 (cioè otto mesi fa), vale a dire prima della trasformazione del Piano sociale di Zona in Azienda speciale consortile. Purtroppo è così, al Comune di Piano di Sorrento sono così solerti nel farci sapere tutte le feste e festicciolle che si organizzano, ma poi si dimenticano di aggiornare alcune sezioni che sono decisamente più importanti.

Poco male. Faccio da solo, per trovare l’indirizzo del sito dell’Azienda speciale consortile chiedo aiuto a San Google.

Trovato al primo colpo. Il sito è di facile lettura, ci gioco un po’ e scopro che dalla voce aree di intervento si apre una finestra a scorrimento con una serie di voci. Clicco su persone diversamente abili e si apre un’altra pagina.

In alto a destra c’è un piccolo spazio che ti consente di cercare nel sito in maniera più agevole. Ci scrivo sopra Piscina H ed incrocio le dita.

Si apre quest’altra finestra:

Incredibile, alla voce Piscina H corrispondono solo tre link, tre articoli di rassegna stampa risalenti al periodo 25 luglio/1 agosto 2017.

E che ca…!

Li apro tutti e tre, sperando di carpire qualche altra utile informazione.

Tutti e tre gli articoli parlano di un evento tenutosi il 2 Agosto del 2017 presso la piscina Camping i Pini. Si tratta dell’evento conclusivo…

…del servizio “mi diverto – Piscina h”, voluto e promosso dal Sindaco del Comune di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, dall’Assessore alle Politiche Sociali, Rossella Russo, dal Piano Sociale di Zona Ambito Territoriale Napoli Trentatrè e dalla Cooperativa Oltre i Sogni.

Mi è andata bene. Ho un’altra pista da seguire: la Cooperativa Oltre i Sogni.

Faccio nuovamente voto a San Google e mi dirigo verso questo nuovo approdo virtuale:

Gironzolo un po’ sul sito, fino a quando non mi imbatto nella Carta dei Servizi della cooperativa. Un malloppo di 60 pagine, datate però luglio 2015. Le scorro velocemente. A pagina 35 la mia attenzione viene attirata da un interessante paragrafo:

Mi diverto anch’io … piscina H per persone diversamente abili

E’ proprio quello che cercavo. Leggo con estrema avidità:

Il progetto denominato “piscina H per persone diversamente abili” nasce da alcune considerazioni dai benefici che i ragazzi diversamente abili traggono dal contatto con l’acqua, dall’importanza del lavoro di rete e dal successo che tale attività ha riscosso per ben due estati nel Comune di Piano di Sorrento ed in via sperimentale da quest’anno anche nel comune di Sorrento; infatti, se il disabile fuori dall’acqua si trova in situazione di svantaggio, in acqua può essere libero dalla zavorra del proprio corpo, in quanto non esiste forza di gravità che rende difficoltosi i movimenti. Il galleggiamento produce sensazioni di leggerezza permettendo al disabile di assumere posizioni magari mai sperimentate.

Viene poi precisato che i destinatari del progetto sono considerate…

…le persone diversamente abili residenti nei comuni dell’Ambito territoriale Napoli Trentatrè, per le quali sia accertata l’idoneità alle attività programmate…

…ed anche come è possibile accederci…

…L’Accesso subordinato a valutazione multiprofessionale e amministrativa: tutti i residenti in uno dei comuni dell’ambito territoriale 33 possono recarsi presso l’Ufficio Servizi Sociali del Piano Sociale di Zona del proprio Comune di residenza, compilare apposita domanda di accesso corredata di attestazione medica d’idoneità.

Nessun bando, nessun regolamento e, quindi, nessun riferimento a carrozzelle o a divieti vari. D’altronde non potrebbe essere diversamente se quelli sono gli obiettivi del progetto Piscina H.

Prendo atto che San Google più di quello non riesce a fare e mi rivolgo a San Telefonino.

Scorro la rubrica e mi ferma al nome del Professor Francesco Soldatini. E’ lui il Presidente dell’Azienda speciale consortile, sicuramente saprà aiutarmi. Parte la telefonata. Francesco è cordiale come sempre. Gli parlo di Chiara e della sua segnalazione. Gli chiedo del regolamento, del bando e di ipotetici divieti. Lui prende nota e si impegna a richiamarmi dopo aver raccolto le dovute informazioni.

Decido di passare così a Michele Vitiello, il Presidente del Tavolo di Concertazione. Gli mando un messaggio. Anche a lui chiedo del regolamento, del bando e di ipotetici divieti. Anche lui però non sa rispondermi e si impegna a farmi avere notizie.

Aspettando gli esiti delle ricerche di Soldatini e Vitiello, la mattina seguente decido di andare al cosiddetto epicentro. Al Comune di Piano di Sorrento, da Luigi Maresca. Il Funzionario del settore servizi sociali.

Ogni volta che varco le sliding doors del Municipio carottese è sempre la stessa storia. Sembra scatti l’allarme nucleare. Tutti a guardarti, i più arditi a chiedere le ragioni di quella presenza. Ci ho fatto il callo, per cui procedo incurante e salgo le scale sino al secondo piano. Busso alla porta di Maresca che subito mi apre e mi fa accomodare. Gli espongo il mio problema. Lui mi ascolta con molta attenzione e disponibilità, poi però, chiedo del regolamento, del bando e di ipotetici divieti, scrolla le spalle. Non sa rispondermi con precisione, deve prima parlare con gli assistenti sociali, vale a dire o con il dottor Gennaro Izzo o con la dottoressa Dorella Trapani. Entrambi però al momento non sono negli uffici. Si impegna a richiamarmi.

La giornata così riprende a viaggiare sul binario parallelo della mia vita non da blogger, sperando sempre in una telefonata o un messaggio da parte di Soldatini, Vitiello o Maresca.

Nulla da fare. In serata sento Chiara. Percepisco la sua ansia nell’apprendere aggiornamenti, risposte. Cerco perciò di non palesare il mio senso di frustrazione per non aver ancora cavato un ragno dal buco e le assicuro che a breve ci riuscirò.

Bisogna solo aspettare…

(FINE PRIMA PUNTATA)

Johnny Pollio