Le acque della Penisola sorrentina sono eccellenti, la schiuma che si vede non è altro che un fenomeno naturale legato alla putrefazione delle alghe, che si manifesta nel momento in cui la temperatura dell’acqua è particolarmente elevata, proprio come accaduto la scorsa settimana.

Così ci hanno rassicurato dall’ARPAC, l’Agenzia regionale che esegue il monitoraggio delle acque di balneazione, sul quotidiano Il Mattino.

Tutt’appost, insomma.

Un tutt’appost che in parte confligge con quanto da noi riportato in un’editoriale a firma del nostro Presidente nella giornata di ieri (leggi qui). Un’editoriale in cui si preannunciavano importanti rivelazioni su ciò che accade nel Vallone di Lavinola. In realtà le rivelazioni non riguardano solo il Vallone di Lavinola, ma anche quello di San Giuseppe.

Il rivo che separa i territori di San Agnello e Piano di Sorrento.

Il rivo che sfocia nella spiaggia di Caterina a pochi metri dalle acque marchiate Bandiera Blu di Marina di Cassano.

Le parole lasciano lo spazio ad un lungo video di circa quattro minuti. Le immagini partono inquadrando il canalone che costeggia la strada che porta alle scale. Un ingente massa di acqua invade il canalone.

Acqua piovana?

Dovrebbe essere, ma man mano che passano i minuti arriva la sorpresa.

Al secondo 55, infatti, le riprese si focalizzano su due grosse strutture in cemento che vomitano acqua decisamente più colorata, altri pochi secondi e si scopre l’arcano. Sono i famosi “troppo pieno” della condotta consortile. Usiamo il plurale perché i “troppo pieno” nelle scorse settimane si sono raddoppiati. Da uno sono diventati due.

Se non ci credete date uno sguardo a questa immagine di repertorio datata giugno 2018, dove si nota che manca il secondo “sfiatatoio” quello alle spalle:

E se ancora non ci credete ecco la foto di quando stavano eseguendo i lavori:

Più merda da scaricare, più “troppo pieno” da fare.

Il tutto nel silenzio generale.

Questa volta i Sindaci dei due Comuni che affacciano sul vallone, il carottese Vincenzo Iaccarino ed il santanellese Piergiorgio Sagristani, non ci hanno deliziato con i loro selfies ed i loro proclami. Se ne sono rimasti in silenzio.

Non lo sapevano?

Allora ci chiediamo:

  1. Sarà un caso che dopo le piogge i valori degli escherichiacoli sono risultati alterati in prossimità dei valloni?
  2. Siamo sicuri che, come ci ha rassicurato il Professor Giancarlo Spezie, sia solo colpa di Madre Natura?

Noi nutriamo molti dubbi in proposito e perciò continueremo ad indagare.