Bisogna dare atto al Consigliere comunale Antonio D’Aniello di aver riacceso i riflettori sulle famose Casette dell’acqua.

Ne sono nate così diverse discussioni sui social. Discussione che hanno fatto accendere ancora di più quei riflettori, in modo particolare sulle modalità con cui vengono eseguite le analisi dell’acqua che viene erogata dai quei distributori.

Allora abbiamo deciso di dare uno sguardo, partendo proprio dalle osservazioni di D’Aniello che riportava l’obbligo del gestore di fornire i dati ogni tre mesi.

Sul sito del Comune di Piano di Sorrento, ad esempio, un primo report di queste analisi è datato settembre 2017, vale a dire nove mesi dopo l’installazione delle prime casette che avvenne nel dicembre del 2016.

Niente male.

Ovviamente il campione, come si legge nel referto è stato prelevato direttamente dalla società che gestisce le stesse casette e portato ad un laboratorio accreditato. E’ proprio il caso di ripetere quell’antico brocardo:

“Acquaiuo’ comm’è ll’acqua?”

Ovviamente buona.

Dopo quelle analisi, si è dovuto attendere sino all’aprile di quest’anno per avere altri risultati, in pratica altri sette mesi.

Altro che i tre previsti dal contratto.

Però ai signori del Palazzo va bene così.

Il campionamento, per la precisione è avvenuto il 23 aprile scorso, come dichiarato dalla stessa committente, e l’esame è durato dal 24 aprile al 27 aprile.

Guarda caso, un paio di settimane prima, il 12 aprile un altro Consigliere comunale – il pentastellato Salvatore Mare – così si lamentava:

“Da quanto mi risulta, l’acqua erogata dalle casette di Piano di Sorrento (e forse anche degli altri comuni del comprensorio) non viene analizzata dallo scorso settembre, o almeno non sono pubblicate analisi sul sito comunale. Dati che possano attestare la salubrità dell’acqua, non sono presenti nemmeno su quello della società ENCON s.r.l., vincitrice della gara d’appalto per l’installazione.
Eppure avrebbero dovute essere ripetute al massimo ogni tre mesi giacché l’acqua risulta priva di cloro addizionale.
Ho inoltrato un’interrogazione a risposta scritta al Sindaco Iaccarino, il quale dovrà rispondere in Consiglio Comunale e, visto che si tratta di salute pubblica, potrà anticiparne il contenuto dalle pagine comunali.
Nell’interrogazione,  chiedo se sono stati predisposti dall’Amministrazione, controlli atti a certificare l’esatta provenienza dei campioni inviati alla «Roselli s.a.s.», laboratorio diagnostico incaricato; se sono state effettuate le previste analisi dal 12 settembre ad oggi e, se affermativo, perché non sono state riportate sul sito comunale per informare i cittadini, in caso contrario, perché non si è interrotto il servizio”.

Una curiosità, tra le prime analisi e le seconde, risulta triplicato ovunque il valore del calcio.

Tra pochi giorni scadranno questi altri tre mesi.

Che facciamo, aspettiamo una nuova interrogazione per sapere cosa ci beviamo?