Il Sindaco Piergiorgio Sagristani prova a rompere l’assedio sulla questione housing sociale e così nella giornata di ieri pubblica un lungo post a cui allega l’elenco di coloro che sino ad oggi avrebbero provveduto a comprare 32 dei 43 appartamenti messi in vendita.

Una sortita in cui Sagristani non risparmia una stilettata ai “detrattori”. E’ una sortita, però, che non convince.

Questo è ciò che scrive il Primo cittadino santanellese:

“L’housing sociale, nella realtà, è una opportunità abitativa per le famiglie di S.Agnello.

Per la scelta degli assegnatari, com’è noto, abbiamo seguito il criterio del sorteggio pubblico per poi verificare la sussistenza dei requisiti previsti.

Qualcuno, per intorpidire le acque, ha detto che gli alloggi sarebbero andati a persone residenti in altri Comuni. Nulla di più falso.

A tutt’oggi sono stati firmati 32 compromessi su 43 appartamenti in vendita. Pubblichiamo nella foto i nomi. Si tratta, esclusivamente, di famiglie di S. Agnello, fatta eccezione per i 4 alloggi riservati, da convenzione, alle forze dell’ordine.

A breve pubblicheremo gli altri nominativi, appena saranno firmati gli atti. Nel complesso, le abitazioni disponibili sono 53. Restano 10 alloggi da assegnare, due andranno ai proprietari che hanno i requisiti previsti ed 8 saranno fittati scorrendo la graduatoria pubblica frutto del sorteggio, riconoscendo priorità per le famiglie residenti a S.Agnello.

E per chi non può permettersi l’acquisto? Abbiamo un progetto, in stato avanzato e candidato a ricevere fondi comunitari, per ristrutturare il Palazzo presente in via Diaz, lì realizzeremo, tra l’altro, alloggi da mettere a disposizione di famiglie santanellesi a basso reddito. Ancora una volta andiamo avanti per una S.Agnello migliore”.

Insomma la sortita non risponde al questito principale: i prezzi delle case.

Eppure era il 13 ottobre del 2017, quando nella chiacchierata In Vino Veritas con il nostro Presidente promise:

“Se questa è una cosa che può favorire i nostri cittadini, perché poi noi dobbiamo fare tutto per i nostri cittadini, può essere esplicativa, per far conoscere meglio le cose, è una proposta che accetto subito”.

Da quel 13 ottobre sono trascorsi ormai quattro mesi, eppure quel “subito” non lo abbiamo ancora visto.

Nonostante la stretta di mano, i prezzi delle case non sono stati ancora resi pubblici.

Così non va!

Quella stretta di mano va onorata.

Non sono i nominativi quelli che si vogliono conoscere, ma i prezzi di quegli appartamenti che sarebbero dovuti essere, è bene ricordare, per…

“…persone e/o famiglie svantaggiate che non sono in grado di accedere all’acquisto di alloggi nel libero mercato”.

c.d.b.