Con quasi un’ora di ritardo sull’orario preannunciato il Sindaco di Meta Giuseppe Tito ha dato il via alla sua diretta streaming. Una diretta temuta, visto gli annunci bellicosi, lanciati poche ore prima sui social.

Tito con mascherina in pendant con il maglione, parte salutando gli utenti collegati, ma poi subito attacca con la sua ramanzina. E’ un Padre/Padrone deluso e non fa niente per nasconderlo.

La mie parole vanno al vento per colpa di incoscienti che non vogliono capire la gravità della situazione. Per cui adesso ho detto basta una volta e per sempre. Non intendo più avere la pazienza. Ve lo dico per l’ultima volta. Se becco queste persone che escono dando fastidio agli altri io personalmente li faccio male!

Poi comunica le temute sciamarrate:

Oggi abbiamo preso delle decisioni di comune accordo che adesso vi leggerò. Ho firmato un’ordinanza allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid 19 in tutto il territorio comunale di Meta, con decorrenza dall’11/10 e fino al 25/10. Punto primo) Tutte le attività commerciali, compreso gli ambulanti, dovranno osservare orari di chiusura alle ore 20, ad eccezione di bar, ristoranti e pizzerie che chiuderanno alle ore 23; Punto secondo) Gli esercizi pubblici che utilizzano aree esterne dovranno far rispettare i dovuti distanziamenti ed assicurarsi che le stesse alla chiusura dei locali le stesse siano sgombre da avventori; Punto terzo) Le palestre di pertinenza delle scuole saranno utilizzate solo per attività scolastiche; Punto quarto) E’ fatto divieto di assembramento nelle piazze e spazi pubblici del territorio metese. Per quanto riguarda le spiagge, al fine di evitare assembramenti è fatto divieto assoluto di sostare sugli arenili nei giorni di venerdì, sabato e domenica.

Ai trasgressori multe fino a mille euro.

Questa la prima pillola che, ad onor del vero, non ci pare nemmeno tanto amara da sciruppare, ma non è tutto perché lo stesso Tito fa sapere che…

…questo è solo l’inizio.

Insomma da oggi, finita l’estate, a Titograd si ricomincia a fare sul serio, ovviamente tranne che per feste e cerimonie, per quelle ci dovrà pensare il Governo Conte.