Mercoledì 4 ottobre 2017 – ore 7 e 40

L’avevamo promesso e lo abbiamo fatto.

Noi siamo come San Tommaso, siamo Il Talepiano

“…vogliamo toccar con mano”.

Alle ore 7 e 40 siamo al Porto di Marina di Cassano. Abbiamo deciso di non fermarci al Parcheggio Ninnella. Sono stati gentilissimi, ma un po’ indecisi sulla storia della navetta. Meglio non rischiare.

Incontriamo alcuni abitanti del borgo. Chiediamo dove è possibile fare il biglietto per l’aliscafo per Napoli.

Ci guardano come marziani.

“Perché esiste?”

Ci chiede uno di loro. Siamo fortunati, arriva uno che mostra di essere più informato e ci consiglia:

“Se non sbaglio la biglietteria è lì, ma credo sia chiusa. L’aliscafo c’è, sta attraccato al molo, ma non vediamo mai nessuno prenderlo”.

Siamo caparbi.

Ci dirigiamo alla biglietteria.

Aveva ragione il “più informato”.

E’ chiusa.

Decidiamo così di aspettare la navetta che viene dal Parcheggio Ninnella. Loro sapranno dirci qualcosa.

Ore 7 e 53

Questa benedetta navetta non arriva. Iniziamo a preoccuparci.

Forse è il caso di avvicinarsi alla passerella di imbarco.

Un momento che fa l’aliscafo? Se ne va!

Parte in anticipo?

Mancano ancora più di cinque minuti alle 8.

Non c’è più nulla da fare. Ha già mollato gli ormeggi e si è messo a far manovra.

Magari avranno pensato:

Se non è venuto nessuno fino ad ora, tanto vale andarsene.

Pazienza.

Ci tocca aspettare sino alle 9. Torniamo su a fare colazione e poi riscendiamo.

Ore 8 e 30

Questa volta abbiamo deciso di non commettere errori. Di non distrarci.

La biglietteria è ancora chiusa. Andiamo direttamente all’imbarco.

Arrivato al cancelletto siamo costretti a fermarci. E’ chiuso anch’esso. Forse ora abbiamo esagerato. Ci siamo anticipati di troppo.

I minuti scorrono. Ci guardiamo in giro per cercare eventuali compagni di viaggio. Troviamo però solo due piccioni.

Non hanno tanto da beccare.

A pochi passi da loro c’è un gatto nero. Ci guarda quasi schifato, per la serie…

“Ma che fa qui da solo ‘sto sfigato?”

In fondo non ha mica tutti i torti.

Consultiamo nervosamente l’orologio.

Di navette ed altri passeggeri nemmeno l’ombra.

Siamo soli, soli con i due piccioni ed il gatto nero.

Non sappiamo proprio che fare.

Stiamo quasi perdendo ogni speranza. Proprio quando la rassegnazione inizia a prendere il sopravvento, ecco materializzarsi la visione.

Spunta all’orizzonte una specie di piccola imbarcazione da pesca. Accosta al molo. Non è una imbarcazione da pesca. E’ la navetta che porta a Sorrento. Non possiamo sbagliarci.

Certo non si tratta dell’ultimo ritrovato dell’ingegneria navale, però è carina. Dobbiamo riconoscerlo.

Con quel colore verde un po’ pastello e la sirena disegnata sulla fiancata è davvero piacevole.

Uno dei due operatori scende ed attracca.

Aspettiamo ancora. Prima o poi verranno ad aprirci.

Ore 8 e 54

Il cancello è ancora misteriosamente chiuso. I due sono a bordo che parlano tra loro.

Vedendoci armeggiare con la macchina fotografica uno dei due urla:

“Sorrentoooo?”

Per un attimo siamo tentati dal rispondere sì. Poi ci ripensiamo. Alziamo l’indice e facciamo un’eloquente gesto:

“No”.

Passano ancora pochi minuti ed i due si incamminano verso il molo.

Scavalcano il cancello e vanno a salutare alcuni amici che sono seduti al distributore di benzina. Spuntano anche un caffè.

Li conosciamo, ci fermiamo a parlare…di altro.

Dopo un po’ salutano tutti, noi compresi. Scavalcano nuovamente e si incamminano verso la barca. Tolgono gli ormeggi.

Sono le 9 e 10. Se ne ritornano a Sorrento con il loro carico di aria di Marina di Cassano.

Ci riaffiorano alla mente le parole pronunciate dal Sindaco Vincenzo Iaccarino quando illustrò alla Città il progetto:

Abbiamo compiuto un importante passo avanti nella creazione di un vero e proprio sistema di mobilità integrata nel nostro Comune che consenta ai residenti di poter utilizzare le vie del mare in alternativa all’auto o al treno per recarsi a Napoli e nelle altre località del golfo.

E sì, è proprio così.

(QUARTA ED ULTIMA PUNTATA…PER ORA)

C.d.B.