L’Epifania tutte le feste porta  via, ma l’Epifania a Piano di Sorrento quest’anno sarà meno festiva che negli altri anni, soprattutto per gli automobilisti.

Infatti il 6 gennaio non rientra tra quei festivi infrasettimanali che la nuova Amministrazione guidata dal Sindaco Salvatore Cappiello ha deciso esonerare dal pagamento del grattino. Il 6 gennaio, insomma, per sostare l’auto sulle strisce blu, si dovrà regolarmente pagare.

Una scelta molto contestata, soprattutto sui social, e subito diventata motivo di battaglia politica da parte dell’opposizione ed in particolar modo del Consigliere di minoranza Mario Russo.

Tra le strombazzate dell’opposizione, il silenzio della maggioranza e l’indifferenza degli organi di informazione quelle che sino ad oggi non sono emerse, però, sono le ragioni per cui si è giunti a questa decisione.

Eppure si tratta di ragioni non complesse, anche se risalenti ad un anno e mezzo fa; in piena pandemia, tanto per essere chiari.

A proporre l’introduzione del pagamento del grattino anche nei festivi infrasettimanali fu l’attuale capogruppo di opposizione Vincenzo Iaccarino, su input del suo ex vice Pasquale D’Aniello. Si tratta della delibera con cui  si provvide ad approvare le nuove modalità e tariffe per la sosta a pagamento nonché l’istituzione di nuovi stalli. Un delibera che passò con il voto favorevole di tutti i componenti dell’ex Giunta (Vincenzo Iaccarino, Pasquale D’Aniello, Carmela Cilento, Rosa Russo) fatta eccezione per gli assenti Sergio Ponticorvo e Marco D’Esposito.

Ecco il passaggio chiarificatore riportato nel corpo dell’atto:

…Il servizio di parcheggio a pagamento nelle Vie e Piazze cittadine dovrà espletato dal lunedì al sabato (compresi i festivi infrasettimanali) con i seguenti orari:
– dal 01.10 al 31.05 dalle ore 08.30 alle ore 13.30 e dalle ore 15.00 alle ore 20.00;
– dal 01.06 al 30.09 dalle ore 08.30 alle ore 13.30 e dalle ore 15.30 alle ore 21.30″.

Poche righe più in basso viene indicata una delle due ragioni della scelta quando vengono richiamate le eccezioni:

…• Via delle Rose, dall’incrocio con Via C. Amalfi fino a Via Ripa di Cassano e Via F. Ciampa dove la sosta non sarà consentita nella mattinata dei giorni di lunedì in occasione del Mercato Settimanale.
• Piazza della Repubblica (area mercato ortofrutta) dove la sosta sarà consentita solo in orario antimeridiano.
• Piazza Cota (area antistante Palazzo Comunale) dal 01.06 al 30.09 di ogni anno (per l’annualità 2020 dal 18.06 al 31.10) per effetto della D.G. n° 40 del 11.06.2020; ragioni le ritrovate tutte in una delibera di giunta datata 19 giugno 2020.

Come potrete notare alle due eccezioni note da anni (via delle Rose causa mercato e mercato ortofrutticolo) se ne aggiunge una terza Piazza Cota che l’ex Amministrazione aveva deciso di concedere per tutto il periodo estivo a bar e ristoranti, con la conseguenza che sparivano per tre mesi all’anno alcuni degli stalli più redditizi.

Insomma, si sbilanciava l’equilibrio contrattuale a favore del Comune ed a discapito del gestore, uno sbilanciamento che necessitava per forza di cose di un riassetto. Il riassetto veniva così individuato nel pagamento del grattino durante i festivi infrasettimanali.

Per la serie: volete tavoline e seggiulelle in Piazza Cota, allora si deve pagare la sosta durante i festivi infrasettimanali.

Semplice no?

Questa la ragione dichiarata nell’atto, ve ne era però anche un’altra, confermata dai diretti protagonisti dell’epoca.

Le lamentele da parte di alcuni commercianti che evidenziavano che durante i festivi infrasettimanali, quando spesso i negozi sono comunque aperti, la gratuità degli stalli comportava di fatto la difficoltà di reperire posti auto per i potenziali clienti, in quanto molti residenti sostavano la propria vettura per tutta la giornata.

Senza troppi giri di parole erano queste le ragioni per le quali l’ex Amministrazione decise di introdurre il pagamento delle strisce blu nei festivi infrasettimanali.

Ragioni discutibili o meno, ma di certo non banali. Ragioni a cui nessuno all’epoca decise di opporre altre argomentazioni, nemmeno l’attuale Consigliere comunale di minoranza Mario Russo che pure all’epoca rivestiva i panni del Presidente del Consiglio comunale. Insomma aveva certo più voce in capitolo di oggi.

Silenzio ci fu allora anche da parte della stampa. Non scrisse una sola parola sul suo Positanonews nemmeno il nuovo paladino dei cittadini Michele Cinque.

Tutto passò sotto traccia.

Nella delibera, c’è un ultimo dettaglio da evidenziare: la nuova disciplina sarebbe entrata in vigore a partire dall’aggiudicazione della gara. Già perché questi nuovi indirizzi venivano messi alla base della gara per l’aggiudicazione del servizio.

Tra gara ed impugnazioni varie, il nuovo dispositivo entrava così in vigore solo dopo un anno, quindi dal giugno del 2021.

Dopo giugno 2021, la prima festività utile a saggiare la reazione dei cittadini era il giorno di ferragosto che, fortuna ha voluto, quest’anno sia capitato di domenica.

Tutto rinviato al 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, il patrono della Città che quest’anno cadeva a pochi giorni dal voto. Introdurre una modifica così rischiosa per gli umori degli elettori poche ore prima del voto, sarebbe stato però troppo un azzardo per un’Amministrazione uscente già a rischio di bocciatura ed allora veniva rinviato il “citrulo” a dopo ed il dopo si concretizzava il 1° novembre, ricorrenza di Ognissanti.

Apriti cielo, le elezioni aveva decretato la scoppola di Vincenzo Iaccarino e Pasquale D’Aniello (i proponenti del “citrulo”), quindi il Consigliere Mario Russo, abbandonata la fascia istituzionale di Presidente, era libero di poter tornare a fare il trombone e ad aizzare le folle contro quel provvedimento vessatorio introdotto un anno e mezzo prima dai suoi compagani d’avventura. Anche Michele Cinque, il direttore di quello che ormai è diventato Pianonelcuorenews (l’inserto carottese di Positanonews), tornato “libero”, si lanciava sul pezzo.

Una vergogna!

Un’ingiustizia, ecco come si presenta la nuova Amministrazione.

I social impazziti, imponevano a Cappiello & Co. di intervenire, cosa che provava a fare, ma di contro trovava la legittima opposizione del gestore che non ne voleva sapere di rinunciare al pagamento delle strisce blu nei festivi, senza una rivisitazione delle altre condizioni economiche.

Ci sembra ovvio.

Così il nuovo Sindaco concordava, sempre con il gestore, una formula mediana. Lasciare il pagamento delle strisce blu solo in alcuni giorni festivi ed eliminarlo in altri, tipo Natale. Una modifica che comportava comunque un alterazione economica del bando originario, modifica che si decideva di compensare con un aumento della tariffa in una delle arterie cittadine.

Neanche questo, però, serviva a smorzare del tutto la polemica, innescata ancora una volta da Pianonelcuorenews (sempre l’inserto carottese di Positanonews).

Il “citrulo”, fortemente voluto da Vincenzo Iaccarino e Pasquale D’Aniello, restava per pur sempre un “citrulo” e la colpa della sua somministrazione era tutta di Cappiello, perché ora era lui il Sindaco, se avesse vinto Iaccarino sarebbe stato diverso, il “citrulo” si sarebbe dovuto prendere in silenzio.

Questi i fatti, così come si sono svolti e così come sono narrati dalle carte.

Che dire, in un paese normale, probabilmente ci si sarebbe confrontati su quelle due ragioni poste alla base della modifica introdotta. Una serena valutazione dei pro e dei contro, al fine di valutare se si trattava davvero di un “citrulo”, e poi la decisione

Invece…non siamo in un paese normale.