A seguito dell’incontro con il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo, il Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Salvatore Mare ha fatto sapere che con l’esponente di governo pentastellato si è parlato tra l’altro di dissesto idrogeologico e dei fondi stanziati dal governo centrale, oltre 12 miliardi di euro, per la messa in sicurezza del martoriato territorio italico.

“Superfluo sottolineare – ha scritto Mareche al sottosegretario abbia attenzionato la situazione del crollo del 2 aprile 2017 di via Ponte Orazio e del relativo costone tufaceo. Dico e chiedo al Sindaco Iaccarino se sono state avviate in questi due anni, le procedure previste dalla piattaforma ReNDIS (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo), in modo da accedere al finanziamento per la messa in sicurezza del costone e della relativa strada, vista la priorità e l’assoluta necessità dell’intervento”.

Inoltre ha aggiunto il rappresentante consiliare della minoranza “…ho sempre più netta la sensazione che l’amministrazione Iaccarino vada a tentoni sbattendo ripetutamente, non riuscendo nemmeno a distinguere quel che è un’emergenza, da un investimento. Dico questo con cognizione e convinzione, accertato che durante la discussione del piano triennale delle opere pubbliche, al di là del dato sconfortante sulle idee progettuali e relative realizzazioni, è emersa l’assoluta assenza dell’amministrazione pubblica carottese dalla conferenza metropolitana per la redazione del piano strategico, cosa già oggetto di una mia interrogazione poco più di un anno fa. Ciò farà in modo da far spartire gli avanzi liberi di amministrazione della Città Metropolitana di Napoli, che ammontano a oltre 430 milioni di euro, in base al numero di abitanti dei singoli comuni afferenti e non in base a progettualità territoriali. A quanto risulta dalla discussione nell’ultimo consiglio comunale, i fondi così ripartiti, circa € 100 per abitante, saranno utilizzati dall’amministrazione non per investimenti finalizzati, ma per la risoluzione dell’emergenza Ponte Orazio. Ciò comporta l’ennesima perdita di opportunità per la nostra Piano di Sorrento”.