“Siamo sicuri che questo è solo un discorso di spending review? Ma ci siamo dimenticati la legge 180 del 1978, che prevedeva la chiusura dei manicomi, per organizzare strutture nel territorio di appartenenza dei malati, affinché essi potessero avere una vita dignitosa e decorosa) Legge che anche la Regione Campania ha avallato con il decreto regionale n. 99/2018.

Sarà difficile trovare un salumiere amico o il barista che faccia un caffè light adatto ai loro bisogni.

Scrivo questa lettera per mobilitare la coscienza dei politici e fare in modo che questi ammalati non debbano sporcarsi in un territorio a loro completamente sconosciuto.

In questi giorni sto chiedendo aiuto a tante persone, ed in primis al Sindaco che si sta impegnando in questa battaglia. Spero che anche Lei Governatore della Campania dia ascolto alla voce di coloro che sono considerati gli ultimi del paese e faccia in modo che queste persone restino in zona, ma se il trasferimento a Terzigno sarà inevitabile e succederà qualcosa a mio cognato, saremo costretti a tutelare i diritti di mio cognato nelle sedi opportune.

Questa lettera sarà divulgata anche sui social network”.

A firmare questa lettera/appello e ad inviarla anche al nostro blog è stato ovviamente uno dei familiari del Centro d’igiene mentale di via del Mare.

Noi, come stiamo provando a fare da settimane, la pubblichiamo con l’intento di scuotere l’opinione pubblica sempre più assopita su questo tema e sempre più distratta da altre priorità.