“A ulteriore sostegno della complessiva non ragionevolezza della misura, non risulta siano state assunte misure restrittive di altre attività, il che riporta alla omessa considerazione dell’assoluta necessità della generalizzata misura restrittiva, incidente, allo stato e nonostante la dichiarata esigenza di tutela collettiva, sulla sola frequenza scolastica rispetto alla quale, difformemente dalle scelte legislative, è stata privilegiata l’opzione “zero…”

…ed ancora…

“…le rappresentate difficoltà del sistema sanitario regionale, lungi dal giustificare l’adozione della misura sospensiva, dimostrano piuttosto la carente previsione di adeguate misure preordinate a scongiurare il rischio, ampiamente prevedibile, di “collasso” anche sul sistema dei trasporti; con la conseguente confermata impossibilità di qualificare “contingibile” una misura dichiaratamente volta ad evitare un pericolo ampiamente prevedibile solo a voler considerare il recente passato”.

Con queste due autentiche legnate, il Presidente della V sezione del TAR-Campania Napoli, dottoressa Maria Abbruzzese, mortifica lo Sceriffo sempre più “azzoppato” Vincenzo De Luca, inchiodandolo alle proprie responsabilità e soprattutto sospende l’efficacia dell’ordinanza con cui il Governatore aveva sospeso le lezioni per le scuole elementari e media sino al 29 gennaio.

Quattordici pagine di decreto che meritano di essere lette per intero e che danno il senso di come la musica sia cambiata, non c’è più spazio per spacconerie e lo Stato tutto sembra volersi uniformare. La dimostrazione di come il peso specifico del Premier Mario Draghi (peraltro non un nostro idolo) sia di tutt’altra consistenza rispetto a quello del suo predecessore.

Per la cronaca il ricorso al TAR oltre che dal Governo era stato presentato anche da alcuni genitori.

Ora ai Sindaci sotto stress, e qualcuno anche nel panico, non resta che adeguarsi o, al massimo, concordare con i dirigenti scolastici chiusure temporanee giustificate con la mancanza di personale.

Per leggere il testo integrae del decreto clicca qui:

Decreto scuole