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…la New Electra, a vario modo, è legata a A.G.S. Scarl e G.O.R.I. S.p.A. per prestazioni d’opera o forniture di materiali.

Come vi avevamo scritto nella prima puntata, a pronunciare queste parole, o meglio a scriverle, era stata SIMONA, avevamo lasciato però in sospeso l’interrogativo.

Chi è SIMONA?

Ebbene SIMONA, come qualcuno avrà malignamente pensato, non è un’avvenente manager o un’affascinante funzionario pubblico. Niente di tutto questo.

SIMONA è un acronimo. L’acronimo di un progetto: Sistema Integrato di competenze per il Monitoraggio, la protezione ed il controllo delle infrastrutture idriche, fognarie e Ambientali.

Un progetto da oltre 4 milioni e mezzo di euro, di cui la metà finanziati dalla Regione Campania.

SIMONA avrebbe dovuto realizzare…

…un sistema che permetterà di risalire all’individuazione della sorgente dello scarico, e pertanto, all’individuazione del soggetto responsabile e quindi civilmente e penalmente perseguibile secondo le attuali disposizioni normative nazionali ed europee.

Per fare ciò si sarebbe servito di…

  • Sistema di monitoraggio della qualità e della quantità costituito da sensori diffusi sul tratto di rete fognaria prescelto;
  • Sistema di trasmissione dei dati dai sensori al Centro di Elaborazione dei Dati.
  • Centro di Elaborazione dei Dati, nel quale confluiranno le misure dei sensori e che sarà attrezzato mediante hardware e software per la modellazione del sistema fognario e la soluzione del problema inverso volto alla localizzazione del punto di immissione di un contaminante.

Gli obiettivi che avrebbe perseguito il progetto SIMONA erano quindi:

  • raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale;
  • sviluppo economico ed occupazionale;
  • avanzamento della ricerca scientifica nell’ICT e nelle tematiche ambientali ed idrauliche.

Al termine del progetto di ricerca sarebbe dovuto esser messo a punto un sistema integrato per l’Individuazione di Scarichi Non Autorizzati in fognatura e nei corpi idrici superficiali.

Veniva scelto come sito pilota per il progetto un tratto di sistema fognario nel Comune di Massa Lubrense.

Il progetto prendeva corpo nell’ottobre del 2015, ma ben presto mostrava i suoi limiti, come evidenziato in una tesi di laurea presentata alla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.

Le difficoltà erano connesse alla gestione  ed alla manutenzione delle attrezzature in un ambiente definito “ostile” come quello della fognatura. Le sonde installate non si rivelavano adatte e facevano sì che oltre le metà dei dati erano da considerarsi non utili ai fini del risultato. Forse è per questo quel progetto pilota, terminata la sua fase sperimentale, non decollerà più. Non a caso il sito internet pomposamente creato si ferma proprio lì: alla deludente fase sperimentale. Intanto, ad ad ogni estate il mare della Penisola continua a cambiare colore e connotati ed ancora non si riesce a cavare un ragno dal buco.

A non mostrare limiti, invece, è stato il contributo concesso dalla Regione Campania. 2.859.029,31 euro, pagati in più tranches, di cui il 4,14 per cento, pari a 118.163,81 euro, finiti nelle casse della New Electra srl, controllata dalla Immobiliare D’Aniello srl di Pasquale D’Aniello, vice Sindaco del Comune di Piano di Sorrento che, attraverso l’Ente d’Ambito, controlla il 50% delle quota della GORI, capofila e promotrice del Progetto SIMONA.

Sti cazzi!

Ops, questa volta lo abbiamo detto.

Il dossier, quel dossier finito sulla scrivania del Presidente del Clan di Bertoldo a giugno scorso, finirebbe qui, ma gli ultimi risvolti giudiziari che hanno visto ancora una volta il coinvolgimento del vice-Sindaco Pasquale D’Aniello,  (leggi qui), benché questa volta solo come persona informata dei fatti, impongono una terza puntata di riflessione

Pazientate.

(FINE SECONDA PUNTATA)

Clan di Bertoldo