COMUNICATO STAMPA

Sabato pomeriggio, appena rientrato da una Mission allo scoglio Vervece, nell’area santuario del Parco Marino per la liberazione di un polpo, ho appreso da numerose telefonate di amici dell’esternazione del sindaco di Meta, su una pagina di un settimanale locale, relativa ad un mio personale coinvolgimento in una cosiddetta “cabina di regia”!

In tanti mi hanno scritto per complimentarsi e chiedere delucidazioni.

Il giornale Agorà titolava:

“Voglio Claudio d’Esposito”.

La qual cosa mi ha sorpreso e lusingato, ma anche fatto sorridere, perché proprio in questi giorni il ruolo dell’associazione che rappresento è stato fortemente critico nei confronti dei taglialegna comunali, dopo che i cittadini avevano manifestato al WWF tutto lo sgomento per l’abbattimento di un grosso esemplare di albero dei rosari in piazza Scarpati. Grazie ad una provvidenziale telefonata il primo cittadino ha imposto il fermo alle motoseghe, che avrebbero dovuto abbattere quattro grossi ippocastani, e convocato il WWF per un confronto.

Per rispondere a tanti, amici e simpatizzanti, che mi chiedono quale sarà il mio futuro ruolo, ho aspettato la giornata di ieri quando era fissato un incontro al Municipio tra il primo cittadino e lo scrivente, a nome del WWF Terre del Tirreno, sulla questione della gestione degli alberi e del verde pubblico a Meta.

La vicenda degli alberi eliminati a Meta,  grazie ad un finanziamento della città metropolitana, non si discosta molto da quello che sta accadendo in tanti altri Comuni che stanno usando i finanziamenti concessi – finalizzati ad incrementare gli alberi in città per combattere i cambiamenti climatici – per abbattere alberi, grazie a perizie di agronomi e ai più svariati pretesti: sono malati, alzano i marciapiedi, appaiono sofferenti, sono storti, producono frutti non graditi, occupano spazio, ecc.

Il WWF Terre del Tirreno persegue da sempre l’obbiettivo della salvaguardia della natura e degli alberi e del potenziamento del prezioso verde in città, in tale ottica lo scrivente a nome e per conto dell’associazione che pro tempore rappresento, è ben lieto di fornire al Comune di Meta (come già accade con quello di Sant’Agnello ormai da 5 anni) il supporto qualificato e gratuito alla gestione e tutela del patrimonio arboreo, offrendo la collaborazione nelle scelte di carattere ambientale e nella gestione del Verde Pubblico nell’ambito del territorio comunale.

Dall’incontro di ieri è emersa la disponibilità del Sindaco a recepire un regolamento che disciplina la complessa materia arborea ed una serie di suggerimenti per l’impianto di nuovi alberi dove mancano!

La premessa a tutto ciò sarà la firma di una sorta di protocollo/convenzione con il WWF Terre del Tirreno a cui il direttivo dell’associazione ambientalista già sta lavorando. Gli ippocastani che si volevano togliere verranno lasciati in sito e verranno ripiantati quelli impropriamente eliminati, inoltre sono stati aggiunti altri dieci alberi alla lista dei reimpianti!

Tutto ciò premesso appare chiaro che lo scrivente è sempre disponibile alla collaborazione, e ben contento quando un politico ritiene di avvalersi di suggerimenti e progetti costruttivi che portano ad un miglioramento del verde e della qualità della vita di un paese.  La qual cosa non è certo scontata visto come le critiche del WWF sono, il più delle volte, respinte con violenza al mittente e non tenute in considerazione da molti politici di altre amministrazioni!

Riteniamo che il Patrimonio Arboreo Comunale costituisca un irrinunciabile e irripetibile polmone vitale per le popolazioni locali, un elemento indiscutibile del paesaggio e della geografia dei luoghi e l’ultimo baluardo ai cambiamenti climatici in atto.

Il WWF è, e resta, un’associazione apartitica e apolitica e, proprio per garantire la sua neutralità, si è dotata di un rigido regolamento che impedisce di avere ruoli di rappresentanza nell’associazione e contemporaneamente rivestire ruoli e/o funzioni nella pubblica amministrazione, anche a carattere gratuito. Per tali ragioni la proposta di legare il nome del sottoscritto ad una “cabina” di formazione politico/amministrativa confligge con le disposizioni statutarie e imporrebbe allo scrivente le dimissioni da presidente in carica del WWF.

Al momento ritengo che non ci siano le condizioni per interrompere il mandato da presidente del WWF Terre del Tirreno conferitomi dal direttivo e dai soci, ragion per cui, se collaborazione ci dovrà essere, sarà a nome dell’associazione che rappresento e non a carattere personale.

La precisazione è doverosa per evitare ogni tentativo di strumentalizzazione e/o di interpretazione dell’esternazione del Sindaco al quale va il mio personale grazie!

Claudio d’Esposito

Presidente WWF Terre del Tirreno