La storia che sto per raccontarvi, la potrei titolare…

…Radici.

Non perché abbia una connessione con la celebre saga dei Kinte del 1750.

La nostra storia, infatti, è più recente e parte nell’aprile del 2017, quando il Sindaco Vincenzo Iaccarino, nell’avviare i lavori per il rifacimento dei marciapiedi a Via Mercato, decise di mettere mano al cosiddetto ordinario (anche se risulta difficile comprendere quando avrebbe mai fatto qualcosa di straordinario  questa amministrazione).

Purtroppo per Iaccarino, però, per abbellire quella striscia di asfalto e cemento, chi era venuto prima di lui aveva deciso far piantare alberi e questi, si sa, hanno le radici. Radici che, quando sono mal curate, tendono a sollevare la pavimentazione cosicché, durante il rifacimento, la ditta esecutrice dei lavori incautamente ne recise alcune in maniera gravemente significativa.

Passarono i mesi e sul finire del 2018 l’Amministrazione Iaccarino decise di chiedere alla Città Metropolitana di Napoli, di ammettere il Comune carottese al finanziamento per interventi di ripiantumazione e incremento del verde, per un importo complessivo di € 370.000,00.

In risposta, con determina 8455 del 28 dicembre dello stesso anno, la Città Metropolitana approvò e concesse al Comune di Piano di Sorrento € 162.416,79.

Nel rimodulato progetto per la somma concessa, il WWF riscontrò…

…una serie di interventi in contrasto con lo scopo del finanziamento erogato, ovvero quello di  implementare il verde pubblico, oltre ad alcune descrizioni e documentazioni fotografiche non corrispondenti alla realtà…

…e denunciò con un dettagliato dossier, che…

…in sostanza parte del finanziamento ottenuto verrà di fatto utilizzato per eliminare numerosi alberi senza un reale motivo.

A questo punto intervenne l’appena insediato Funzionario responsabile del V° Settore, architetto Francesco Saverio Cannavale, il quale replicò al WWF. Nel suo documento gli scappò di scrivere più volte e con tanto di fotografie annesse, della necessità di sostituire alcune jacarande, giacché avevano subito…

gravissimi tagli a cordoni radicali inflitti erroneamente durante i lavori stradali in via mercato.

A quel punto sorse spontaneo chiedere conto all’Amministrazione se, per caso, avessero fatto richiesta di risarcimento danni alla ditta esecutrice. A rispondere in questa altra occasione fu l’istruttore comunale geometra Mariano Severi, affermando che la soluzione di ripristinare la pavimentazione (n.d.r. tagliando parte delle radici laterali) è stata scelta in accordo con l’Amministrazione e il funzionario.

Intanto il tempo continua a scorrere ed arriviamo alla seduta di Consiglio comunale di poche sere fa, quando è stato palpabile è l’imbarazzo dell’assessore Marco D’Esposito e dello stesso funzionario Cannavale in Consiglio. Entrambi hanno asserito di non poter sapere poiché all’epoca non c’erano, anche se a dire il vero, D’Esposito provava a fornire un minimo di spiegazione.

Sul come avrà fatto il funzionario responsabile a scrivere una risposta ufficiale al Dirigente e al Segretario di Città Metropolitana per ribattere le accuse del WWF, senza a suo dire entrare nel merito, resterà un mistero: non ha consultato i suoi tecnici?

Ha fatto “di capa sua”?

O gli hanno mal consigliato?

Fatto sta che non possono coesistere due verità in antitesi: o le radici che avrebbero compromesso la stabilità delle piante sono state recise per errore e quindi andavano chiesti i danni alla ditta esecutrice dei lavori di ripavimentazione, o sono state tagliate intenzionalmente, pertanto si è dichiarato qualcosa di non veritiero e che comunque ha fruttato un finanziamento.

Diciamo che, in ogni caso, è palese la confusione che regna nel Palazzo comunale.

Salvatore Mare