Non trova pace Vincenzo Iaccarino.

Sebbene siano trascorsi oltre dieci giorni dalle elezioni, continua a non accettare l’idea che i suoi concittadini lo abbiano sonoramente bocciato e spedito a fare il Consigliere di opposizione.

Non doveva andare così, anzi non riesce proprio a capire come sia stato possibile tutto ciò. Sino a poche ore prima del voto le proiezioni social (like di facebook in testa), gli attribuivano una percentuale che oscillava tra il 75 e l’80%. Una previsione avallata anche da politologi ed analisti di indubbia fama quali ad esempio il fedelissimo direttore di Positanonews Michele Cinque.

Come se non bastasse, i calorosi abbracci e le rassicurazioni ottenute all’esterno dei plessi destinati al voto facevano ipotizzare che quella percentuale sarebbe potuta arrivare addirittura a sfiorare il 90%.

Invece?

Invece ad urne aperte l’amara verità.

Il suo rivale, il sornione Salvatore Cappiello, è riuscito ad infliggergli un distacco di oltre mille voti, aggiudicandosi addirittura tutte le sezioni.

Roba da far perdere davvero il senno.

Così sulle prime Iaccarino si è lasciato andare ad una reazione scomposta nei confronti di traditori presunti o reali, poi ha cambiato registro. Da qualche giorno infatti ha sostanzialmente ripreso la campagna elettorale porta a porta, iniziando ad intervistare i suoi concittadini. Il fine è quello di verificare – in una sorta di exit poll a scoppio ritardato – chi lo ha votato e chi no, per poi chissà, magari, mettere in dubbio l’esito elargito dalle urne il 4 ottobre scorso.

Escludendo però l’ipotesi dell’intervento di servizi segreti deviati o di ingerenze da parte di superpotenze straniere come avvenuto con l’elezioni di Trump, cosa può essere realmente accaduto a Piano di Sorrento?

Non ci resta che attendere che Iaccarino finisca il giro per saperne qualcosa in più.