Dopo l’escursione a Vico Equense si ritorna a Piano di Sorrento per questa terza puntata della nostra inchiesta.

Terza puntata e, cabalisticamente, ritorno al terzo piano del Palazzo Municipale carottese. Nel quartier generale dell’Ufficio tecnico per vedere cosa accadde dopo l’adozione di quei provvedimenti negativi da parte dell’Ingegner Graziano Maresca.

Di cose ne accaddero davvero tante nei mesi successivi.

Analizziamole nel loro esatto ordine cronologico, facendo di tanto in tanto un salto anche nel passato più passato..

Il 4 marzo del 2015 furono inviati al Comune di Piano di Sorrento chiarimenti e controdeduzioni da parte sia del tecnico di fiducia della MA.S.TO. srl, l’ingegner Antonio Elefante, sia da parte del Amministratore (signor Martino Pollio) e del legale della stessa società  il Professor Avvocato Ferdinando Pinto.

L’ingegner Maresca, però, sulla fondatezza di quelle osservazioni non ebbe mai il modo di esprimersi. Appena tre mesi dopo, il 18 giugno del 2015, fu raggiunto da un informazione di garanzia che sconvolse la sua vita e ridisegnò la mappa dell’Ufficio Tecnico.

Quell’informazione di garanzia era il frutto di un’inchiesta condotta dalla Procura di Torre Annunziata. Un’inchiesta nata da un esposto che portava la firma proprio dell’ingegner Antonio Elefante. Ebbene l’esposto di Elefante  fu presentato il 12 febbraio, circa un mese dopo che Maresca avvio il procedimento di annullamento dell’autorizzazione ambientale del Piano Casa ai Colli di San Pietro. In quell’esposto, però, Elefante non faceva riferimento alla vicenda dei Colli, ma parlava di tutt’altro.

Dopo i fuochi di artificio iniziali, oggi, a distanza di tre anni, ancora non si conoscono gli esiti giudiziari di quell’inchiesta che sembra essersi arenata . L’esito pratico fu però che Maresca fu spostato dall’Ufficio tecnico.

Nessuna bocciatura, ci tenne a precisare l’allora Sindaco Giovanni Ruggiero. Fatto sta che edilizia e lavori pubblici finirono nelle mani dell’ex Segretaria generale Deborah De Riso che fu messa a capo di una sorta di staff.

Il Piano Casa dei Colli di San Pietro finì nel dimenticatoio, anche perché ormai volgeva al termine la seconda travagliata consiliatura targata Ruggiero.

Alle elezioni dell’anno successivo ci fu la vittoria dell’attuale Sindaco Vincenzo Iaccarino ed il boom di preferenze da parte di Pasquale D’Aniello. D’Aniello non riuscì a risultare il più eletto, dovette accontentarsi della piazza d’onore alle spalle di Rossella Russo. Per effetto di accordi pre-elettorali, però, fu comunque promosso vice-Sindaco.

Tra i più ferventi sostenitori di D’Aniello figurava proprio l’ingegner Antonio Elefante.

Un binomio politico (e non solo) quello tra D’Aniello ed Elefante che andava avanti e va avanti da anni. Nel 2001 D’Aniello si candidò per la prima volta al Consiglio comunale di Piano di Sorrento proprio nella lista allora capeggiata da Elefante. Gli elettori però li bocciarono e alla fine di una agguerrita campagna elettorale venne eletto Luigi Iaccarino. L’ingegnere e i suoi furono relegati all’opposizione.

Insieme, D’Aniello ed Elefante, (anzi all’epoca Elefante e D’Aniello) aderirono al progetto politico dell’ex Consigliere regionale dell’UDEUR Tiberio Insigne. Al turno successivo delle elezioni amministrative, all’ultimo minuto, strinsero un accordo elettorale con Giovanni Ruggiero. Insieme riuscirono l’armata guidata dal dottor Maurizio Gargiulo e a vincere le elezioni. A candidarsi in quell’occasione fu il solo D’Aniello. Elefante rimase nelle retrovie.

Fu una consiliatura, quella del primo Ruggiero, con una serie di alti e bassi nei rapporti interni. D’Aniello fu sì nominato assessore, ma fu sempre tenuto un po’ ai margini della “stanza dei bottoni” che all’epoca era governata dalla famosa Triade. Triade composta dallo stesso Ruggiero, da Salvatore Cappiello e Francesco Gargiulo. Fu proprio in quel periodo di pace a corrente alternata che arrivò a Piano di Sorrento l’ingegner Graziano Maresca.

Alle elezioni del 2011, un nuovo accordo all’ultimo minuto permise a Pasquale D’Aniello (sempre sponsorizzato dall’ingegner Elefante) di ricandidarsi a sostegno di Giovanni Ruggiero. Ancora una brillante affermazione, ancora una nomina in Giunta, ma ancora un ruolo defilato.

Chi comanda è sempre la Triade.

D’Aniello resiste due anni e mezzo e poi, seguendo le orme di Vincenzo Iaccarino, esce dalla maggioranza dopo che Ruggiero lo aveva defenestrato dalla Giunta per fare posto a Salvatore Cappiello. E’ il febbraio 2014. Antonio Elefante nel frattempo è assessore a Vico Equense e lavora al progetto di abbattimento del Mostro di Alimuri.

D’Aniello resterà nel guado per tutto il resto della consiliatura. Inizialmente si dichiara indipendente, ma inizierà con il tempo ad avvicinarsi a Vincenzo Iaccarino che intanto aveva lasciato anche lui la maggioranza per passare all’opposizione.

Saranno due anni molto tattici. Alla fine dei quali D’Aniello – sempre all’ultimo minuto – decide di candidarsi a sostegno di Iaccarino, con al fianco ancora un volta l’ingegner Antonio Elefante.

L’insediamento al Palazzo di Città del nuovo Sindaco Vincenzo Iaccarino e del suo nuovo vice Pasquale D’Aniello porta con sé una ventata di novità negli uffici. A farne le spese è innanzitutto la Segretaria generale Deborah De Riso, sostituito nel delicato ruolo dal dottor Michele Ferraro. Per effetto del cambio finisce anche l’esperienza dello staff e si procede quindi alla separazione dell’ufficio tecnico. Dopo un periodo di transizione i lavori pubblici vengono così assegnati all’ingegner Graziano Maresca (solo parzialmente riabilitato) e l’edilizia privata va nelle mani del geometra Michele Amodio, rientrato da Vico Equense dopo la fine dell’esperienza assessoriale dell’ingegner Elefante.

Siamo ai primi di ottobre  del 2016. Ad appena quattro mesi dalle elezioni.

Passano meno di due mesi – arriviamo al 29 novembre del 2016 – ed il nuovo funzionario responsabile del settore edilizia privata, il geometra Michele Amodio, rispolvera all’improvviso quella pratica di Piano Casa presentata dalla società MA.S.TO. srl e dal suo ex Assessore di riferimento quando era a Vico Equense: l’ingegner Antonio Elefante.

Amodio vuole venirne a capo- Indice così una Conferenza di servizi ai sensi dell’art.11 della L.241/90 .

Dopo un anno e mezzo di silenzi, si ritornerà ufficialmente a parlare di quella pratica e lo si farà il giorno 12 dicembre del 2016.

Serve per forza una quarta puntata, abbiamo approfittato sin troppo della vostra pazienza.

(FINE TERZA PUNTATA)

Clan di Bertoldo