Alla luce dei risvolti politici che hanno interessato e interessano la mia amata Sant’Agnello, sento il dovere morale di scrivere due righe sulla grottesca sceneggiatura messa in atto dal neo Presidente del Consiglio Comunale di Sant’Agnello: il signor Gennaro Rocco.

A primo acchito, e come ogni sceneggiatura che si rispetti, il finale è tutto da scoprire anche se dalle battute fin qui recitate possiamo tranquillamente ipotizzare che Gennaro Rocco – attore protagonista – non è il salvatore della patria come intendeva farci credere fin dall’inizio.

Con questa mia riflessione non voglio né attaccare, né mettere alla forca il neo Presidente Rocco, il quale, viceversa in passato, mi ha accusato di alto tradimento e disonestà.

Le ragioni?

Perché, a due giorni dalla consegna della lista “ORA X per Sant’Agnello“, gli comunicai la mia decisione di non voler concorrere alle scorse elezioni comunali.

La mia decisione in realtà era ben nota a tutti già da tempo, in quanto avevo sempre dichiarato che avrei affrontato questa nuova sfida solo con un Uomo che ha tutta la mia stima: Johnny Pollio.

Quindi non scrivo nulla di nuovo.

Voglio però solo cogliere l’occasione per precisare che il mio rifiuto non è stato un atto di tradimento nei confronti dell’intera cittadina santenallese, ma semplicemente un NO a soddisfare le pretese, o per meglio dire, l’ossessione del signor Gennaro Rocco verso una posizione di prestigio che lo togliesse finalmente dall’anonimato in cui era rinchiuso.

Ricordo come se fosse ieri, quanto lo stesso Gennaro Rocco ribadiva negli incontri tenutesi tra i candidati della lista “ORA X” dell’intento di dover essere lui il candidato Sindaco della lista in quanto, non essendo un cittadino peninsulare, era ben conscio dell’impossibilità di potercela fare senza un adeguato gruppo di scudieri. Scudieri che ci hanno messo la faccia e reputazione sostenendo un perfetto sconosciuto.

E come sono stati ripagati i valorosi scudieri?

A tale interrogativo non saprei rispondere con obiettività ma certamente a loro va tutta la mia solidarietà.

Giovanni Guarracino