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Come abbiamo visto nella prima puntata, in un comunicato del Sindaco Giuseppe Cuomo, datato 11 dicembre 2018, per la prima volta si inizia a parlare di parcheggio nell’area di via San Renato.

In realtà non è proprio la prima volta. E’ solo la prima volta per il grande pubblico.

Gli addetti ai lavori già lo sapevano o forse lo avrebbero dovuto sapere. Per addetti ai lavori ci riferiamo almeno ai Consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione. Quel parcheggio, infatti, era menzionato nella famosa convenzione da sottoscrivere con Terna.

La convenzione che fu oggetto di una delibera di Consiglio votata quasi all’unanimità (astenuta, per altri motivi, solo la rappresentante del Partito Democratico Rosa Persico).

Allora è proprio di quella convenzione che ci andremo ad occupare. L’articolo 2 prevede gli impegni della società Terna, impegni che sono i seguenti:

Compensare gli impatti territoriali residui legati alla realizzazione degli’“Interventi elettrici 1 e 2” per la parte ricadente nel territorio del Comune di Sorrento, attraverso il finanziamento per la realizzazione di opere di compensazione e riequilibrio ambientale, di cui all’Allegato 1 della presente Convenzione, che abbiano l’indirizzo di pubblica utilità e quindi non di natura commerciale; per le opere, come indicate nell’Allegato 1 della presente Convenzione, definite con il Comune e dallo stesso realizzate, Terna assicura un contributo, nella misura massima complessiva di Euro 490.000 (quattrocentonovantamila/00 euro) comprensivi di IVA.

A parte il fatto che la società si impegna a cacciare circa 500 mila euro il tutto resta ancora un po’ fumoso. Occorre continuare a leggere.

Ci soffermiamo così sull’ultima parte dell’articolo 2 che invece aggiunge:

La società Terna, inoltre, si impegna a cedere al Comune di Sorrento, a titolo gratuito e successivamente al completamento dei lavori di realizzazione della Stazione Elettrica, la piena proprietà dell’area antistante la Stazione stessa, delimitata in colore blu nella planimetria catastale – Allegato 2; ciò al fine di consentire al Comune di realizzare sull’area stessa il parcheggio a servizio dell’area cimiteriale, già previsto nell’Allegato 1.

Quindi, una volta ultimati i lavori, la Terna cederà al Comune un’area (antistante alla Stazione elettrica in corso di realizzazione), per consentire, quindi successivamente, al Comune di realizzare su quell’area un parcheggio.

Il parcheggio si farà dopo dunque, non durante. L’italiano è italiano.

Invece, se si scorre la convenzione e si legge la scheda, sembra che non sia così. Infatti nella descrizione delle opere a farsi viene riportato:

La riqualificazione territoriale ed ambientale che interessa il territorio del Comune di Sorrento si articola nei seguenti interventi di interesse collettivo:

  • Realizzazione parcheggio a servizio dell’area cimiteriale;
  • Interventi per efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica;

Insomma ‘sto benedetto parcheggio chi lo realizza Terna o il Comune?

La vicenda si complica per davvero.

Per sbrogliare la matassa proviamo ad andare all’origine. Andiamo a consultare il decreto datato 10 giugno 2015 con il quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato i lavori. Il decreto, come da richiesta avanzata dalla Terna autorizza i seguenti lavori:

Del parcheggio a servizio dell’area cimiteriale non c’è traccia. Quindi si deve dedurre che effettivamente lo realizzerà in seguito il Comune avviando il necessario iter.

Non ci accontentiamo e quindi decidiamo di dare uno sguardo anche all’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune di Sorrento (con parere favorevole anche della Soprintendenza) in data 24 gennaio 2019. Anche qui non una sola menzione del parcheggio.

C’è poco da fare: non c’è!

A questo punto non ci resta che sbirciare il progetto.

Partiamo dalla planimetria. Eccola:

Incredibile gioco di prestigio: il parcheggio c’è. E’ autonomo dalla stazione elettrica, anche nei percorsi di entrata e di uscita. E’ totalmente ricoperto di asfalto. Non viene precisato, però, che verrà ceduto al Comune per porlo a pertinenza del Cimitero. Sembra quasi essere a pertinenza dell’impianto. In ogni caso nessuno se ne era accorto: né il Ministero per lo Sviluppo, né la Soprintendenza.

Insistiamo e continuiamo ad investigare. Ci imbattiamo così in un rendering denominato progetto paesaggistico esecutivo.

Eccolo:

Doppia magia: il parcheggio non c’è più. L’area di intervento è tutta esterna al parcheggio.

Sembra quasi un gioco di prestigio: altro che Harry Houdini.

Non ci rassegniamo, però, e continuiamo a cercare. Davvero ne vogliamo venire a capo.

Ci procuriamo la relazione paesaggistica allegata al progetto. Se quel parcheggio fa parte del progetto nella relazione deve per forza essere menzionato. Dal taglio degli alberi, alla superficie in asfalto, per finire con i due varchi di entrata ed uscito. Tutto deve essere minuziosamente descritto, perché anche su quello si deve valutare l’impatto ambientale.

La relazione, datata 5 giugno 2018, si compone di quaranta pagine complessive. Un bel numero. Non ci tocca che leggerla.

Edificio principale, edificio secondario, vani tecnici, vani per pompe e quant’altro. C’è di tutto in quelle quaranta pagine. Si parla persino di etruschi, osci e normanni, ma del parcheggio non c’è traccia.

Zero.

Com’è possibile?

Allora è vero: il parcheggio non fa parte del progetto. Quindi non è stato autorizzato.

Se è così perché hanno provveduto a tagliare gli alberi?

Se è così in virtù di quale titolo hanno provveduto a farlo?

C’è poco da fare, serve un’altra puntata.

Una spiegazione dovrà pur esserci.

(FINE SECONDA PUNTATA – CONTINUA)

Clan di Bertoldo