E’ scontro frontale tra il Comune di Piano di Sorrento e la Cooperativa sociale Prisma in merito alla scelta di cedere in locazione i locali dell’ex scuola materna di San Liborio.

La Prisma, infatti, ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, contro l’ordinanza della sezione napoletana del TAR che aveva rigettato la richiesta della misura cautelare di sospensione del bando per l’assegnazione.

Nel lungo ed articolato appello viene contestato al Comune essenzialmente la scelta di locare l’immobile, anziché procedere all’affidamento del servizio. La Prisma basa la proprie ragioni precisando che…

“Nel locale sito in via San Liborio l’Amministrazione è vincolata ad istituire l’asilo nido comunale. In ragione di ciò il Comune ha dapprima ottenuto dei fondi europei dedicati alla ristrutturazione proprio dell’asilo nido comunale, per poi ottenere di recente anche dei fondi regionali volti a finanziare la gestione dell’asilo nido comunale”.

La scelta della locazione avrebbe in questo modo consentito di…

“…affidare per i prossimi 12 anni (la durata della locazione è di 6 anni più ulteriori 6) un servizio di rilevanza pubblica, senza rispettare le norme che avrebbero consentito a tutti gli operatori economici interessati (compresa l’appellante) di potersi confrontare in una procedura volta a premiare le competenze maturate nei servizi educativi nonché i progetti presetati dai concorrenti per la gestione di tale delicatissimo servizio”.

Sarebbe stato quindi una sorta di escamotage per aggirare la rigida normativa del codice dei contratti.

Intanto, nelle more, ad aggiudicarsi i locali (leggi qui) è stata una cooperativa sociale di Scafati, Il Canguro, che come tale è stata anch’essa chiamata in giudizio.

Per le prossime settimane è atteso il responso del Consiglio di Stato.