“Oggi riapertura ufficiale del lido Katarì!!! Grazie all’impegno e alla fermezza della mia amministrazione abbiamo ottenuto il risultato di riaprire lo stabilimento e allo stesso tempo di recuperare tutte le somme dovute di vecchi canoni e evitato tutti i contenziosi legali!! Continuiamo a lavorare ed impegnarci nell’interesse dei nostri cittadini e della nostra Sant’ Agnello!!!!”

Così scriveva sul proprio profilo facebook il Sindaco Piergiorgio Sagristani lo scorso 15 luglio.

Sotto una valanga, ma di quelle enormi, di like di gradimento.

Oltre trecento.

Poi commenti tra i più estasiati.

“Grande”, “Grandioso”, “Grandissimo”.

Ed ancora le varianti: “Grande Sindaco”, “Grande Piergiorgio e persino uno storico“Grande Zar”.

Insomma: l’apoteosi.

A distanza di soli otto mesi da quell’evento quasi biblico è arrivata la doccia fredda.

A firmarla il Funzionario responsabile della sesta unità organizzativa. L’ingegner Antonio Provvisiero che con una determina pubblicata oggi ha così sancito:

“…revoca dell’aggiudicazione dell’affidamento dei SERVIZI TURISTICO – BALNEARI, DI RISTORAZIONE E BAR, DI PULIZIA, DI SALVAMENTO A MARE, DI MANUTENZIONE DELLO STABILIMENTO BALNEARE PUBBLICO IN LOCALITÀ MARINA DI CASSANO DENOMINATO “BAGNI DI CATERINA”.

Ora chi lo spiega alle folle festanti di luglio scorso?

Perché poi il Comune abbia deciso di adottare una misura così drastica è lo stesso Provvisiero a spiegarlo nel suo atto:

“… per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, rappresentati, nel caso de quo, non già da una rinnovata e diversa valutazione dell’interesse pubblico attuale rispetto a quello esistente al momento dell’indizione della gara dell’aggiudicazione, quanto piuttosto dai comportamenti scorretti tenuti dall’aggiudicatario successivamente all’aggiudicazione, palesati definitivamente dal rifiuto a sottoscrivere il contratto motivato dalla asserita presunta e non dimostrata difformità delle clausole contrattuali rispetto agli atti di gara”.

In pratica secondo il Funzionario la Masck srl, la società nel giugno del 2017 si era aggiudicata per oltre 75 mila euro all’anno l’affidamento della struttura, si sarebbe sempre rifiutata di sottoscrivere il contratto definitivo che l’avrebbe legata al Comune di Sant’Agnello per quattro anni.

Un comportamento ancor più inammissibile – sempre a detta di Provvisiero – in quanto la stessa Masck srl aveva chiesto ed ottenuto di poter aprire i battenti addirittura ancora prima di firmare il contratto. Cosa che poi era regolarmente avvenuta e trionfalisticamente annunciata da Sagristani.

In pratica, da come si evince dal corpo della delibera, per la stagione estiva 2017 la Masck avrebbe fruito della struttura senza pagare alcunché.

La Masck da parte sua ha fatto sapere di non esser disposta a sottoscrivere il contratto in quanto nello stesso vi sarebbero difformità…

“…rispetto alla documentazione posta a base di gara”.

Insomma il sospetto è che alla fine quel contenzioso che il Sindaco Sagristani diceva di aver evitato, forse si è solo spostato di qualche mese.